venerdì 30 aprile 2010

La fantasia al potere?

Antanas Mockus
“Se Mockus ha il Parkinson, perché a tremare sono gli avversari?”
Slogan dei sostenitori di Antanas Mockus, matematico, filosofo e candidato del Partito Verde per le prossime presidenziali in Colombia. Gli avversari tremano perché nei sondaggi per il primo turno Mockus dista un solo punto dal candidato governativo, Juan Manuel Santos (34% contro 35%), e lo supera di 6 punti (50% contro 44%) nei sondaggi per il ballottaggio. Mockus ha scoperto di essere affetto dal Parkinson poche settimane fa; a meno di un decorso insolitamente rapido, la malattia non dovrebbe impedirgli di governare per tutto il mandato presidenziale, che in Colombia dura quattro anni.
Non so se qui ci siano ancora lettori di Fantastici quattro ma, se ci fossero, questi infelici potrebbero ricordare un vecchio post di Angelita sulle politiche di Mockus, che allora era sindaco di Bogotà:
“Mockus è noto, non solo in Colombia, per avere lanciato programmi civici fantasiosi e non coercitivi, come:
  • la soppressione della polizia stradale, sostituita con 420 mimi, incaricati di regolare il traffico con cartelli o prendendo in giro i pedoni e i guidatori che non rispettavano il codice [...];
  • una campagna per il risparmio dell’acqua, con uno spot televisivo dove appariva nudo, sotto la doccia, mentre chiudeva l’acqua nei momenti in cui si insaponava;
  • stelle dipinte sul marciapiede per segnalare i luoghi dove erano accaduti incidenti stradali;
  • la distribuzione ai cittadini di cartelli con un “pollice su” o un “pollice giù”, perché approvassero o disapprovassero la condotta di chi incontravano per strada;
  • una maggiorazione delle tasse del 10% che i cittadini potevano versare di loro volontà;
  • un numero di telefono per segnalare il nome dei taxisti gentili e onesti.
Mockus ha ottenuto risultati. Fra il 1993 e il 2003 Bogotà, una città di oltre sei milioni di abitanti, è migliorata in molti aspetti: tassi di violenza (da 80 a 22 omicidi per 100.000), incidenti stradali (da 1500 a 750 morti annui), consumi d’acqua (meno 40%), entrate fiscali (triplicate). Pare che 63.000 persone abbiano versato la maggiorazione volontaria.”
Questi risultati sembravano così incredibili che un commentatore sostenne che tutta la storia fosse una burla (“Mock us” = “prendici in giro”). Purtroppo i commenti non ci sono più perché usavamo una piattaforma preistorica che cancellava i commenti più vecchi di tre mesi. Mockus lanciò anche una campagna per la sicurezza in cui girava per la città vestito da Súper Civico (nella foto).
Secondo gli osservatori locali, i colombiani appoggiano Mockus perché detestano i loro politici, che sono corrotti, incompetenti e ipocriti quasi quanto quelli italiani. In bocca al lupo a Mockus per le elezioni, che si terranno il 30 maggio.

giovedì 29 aprile 2010

Trionfi del femminismo innocuo

Lindsay Beyerstein
“Abbracciare il femminile e/o la fattoria non rovesceranno il dominio maschile”.
Commento della giornalista Lindsay Beyerstein sull’ultima moda del femminismo americano, l’allevamento casalingo del pollame (Big Think, "Chickens, Cross-Stitch, Burlesque and Women's Liberation"). Si aggiunge al punto croce, al burlesque e altre pratiche di riscoperta della femminilità che, per quanto liberatorie, girano al largo dai terreni di battaglia, che sono la parità delle retribuzioni sul lavoro e la libertà riproduttiva.

I grandi classici della natura

Delfini in discoteca
Delfini in discoteca.
Foto di Kevin Schafer (Barcroft USA).

mercoledì 28 aprile 2010

Giornalismo anglosassone

"Una squadra di 20 sherpa nepalesi si prepara a ripulire le immondizie e recuperare i corpi degli scalatori morti dalla cima del monte Everest".
Impeccabile frase soggetto-verbo-complementi con cui Joanna Jolly, una giornalista qualunque della BBC, riferisce una notizia complessa in due righe ("Everest death zone to be cleaned up"). Avverbi = zero. Aggettivi = due ("nepalesi", "morti"). Commenti all'italiana per ravvivare il testo = zero (il parallelo fra le immondizie e i cadaveri è sufficiente per incuriosire il lettore).
E' un tipo di stile che potete applicare anche fuori dal giornalismo. Per esempio, prendete questo brano del giovane romanziere italiano Francesco Pacifico (Minima & Moralia: "But I digress"):
"Con Tristram Shandy Sterne scrive un romanzo a mulinelli in cui il narratore cerca di raccontare la sua vita ma per un paradosso di Zenone non riesce a superare tutto ciò che ruota intorno alla sua nascita materiale, e finisce a parlare soprattutto di tare genetiche, fisime del padre e dello zio, teorie su tutto, dalla guerra all’onomastica". 
Joanna Jolly l'avrebbe scritto così, senza mulinelli, senza paradossi di Zenone, con nomi e verbi precisi che non richiedono aggettivi a mo' di cerotto:
"In Tristram Shandy Sterne cerca di raccontare la sua vita ma non riesce a oltrepassare ciò che ruota intorno ai suoi natali, e finisce a parlare soprattutto di ecc. ecc." (ammesso poi che le teorie su tutto c'entrino qualcosa con la nascita).

martedì 27 aprile 2010

Link assortiti

In quest'istante, in qualche luogo, Quine sta dicendo "Gagavai!". Oca Sapiens - Come si dice api in pachidermico.
C'era una volta un piccolo metrò. Boitani e Scarpa - La costosa eutanasia di una metropolitana insensata.
Keynote e Powerpoint per chi li sa usare. Note and Point.
Piccolo mondo moderno. Spiegel Online - Workings of Global Encyclopedia 'Better than a Soap Opera'.
Così belli. Telegraph - Scanning Electron Microscope pictures of grains of pollen.

Benedetto, fai la cosa giusta: telefona al vescovo di New York

Lawrence Lessig
“La chiesa deve guardare a cosa sta facendo oggi e cessare la sua campagna per impedire ai deboli e ai vulnerabili di essere aiutati nell’affrontare le conseguenze dei crimini sessuali che hanno subito”.
Richiesta di Lawrence Lessig, celebre per le sue battaglie per la libertà della rete, alla Chiesa Cattolica di New York, che ha assunto lobbisti per bloccare il Child Victims Act, un progetto di legge dello Stato per allungare di 5 anni il termine concesso a chi ha subito abusi sessuali da bambino per chiedere un risarcimento (NYT, “A Better Chance at Justice for Abuse Victims”). Lessig nota che la Chiesa, nonostante la sua proclamata predilezione per i deboli, sembra posporre il rispetto per questi ultimi alla salvaguardia delle sue finanze.

Consiglio sull'osservazione del prossimo

"Tutti fanno le stesse cose, quando fanno; è ciò che uno non fa che rivela la persona. Perciò, quando studi la gente, curati poco delle azioni e impara ad annotare le omissioni".

lunedì 26 aprile 2010

I giochi dei grandi

“Bisogna davvero fare assunzioni eroiche sul fascino dei media digitali per pensare che influenzino la gente quanto i canali tradizionali”.
Commento dell’Economist sul peso che stanno avendo la TV e i giornali sulla campagna elettorale inglese (“The shock of the old”). Il guastafeste Nick Clegg è su Twitter, ma se rischia di imporsi alle elezioni è per i dibattiti che ha vinto davanti a 10 milioni di telespettatori, non per un paio di messaggini al giorno letti da 30.000 iscritti.

mercoledì 21 aprile 2010

Pecunia non olet

Nicholas Kristof
“Se una ragazza è diplomata, può fare avere ai suoi genitori 200 vacche”.
Notizia di Nicholas Kristof, in missione giornalistica nel Sudan meridionale, circa l’ottima valutazione che le ragazze istruite riscuotono sul mercato matrimoniale locale, dove è tradizione che siano i genitori dello sposo a pagare una dote, o se volete un riscatto, ai futuri suoceri (NYT: “A Novel Argument for Girls’ Education”). Kristof sostiene che non bisogna scandalizzarsi di questo commercio, se spinge i genitori a fare studiare le figlie.

martedì 20 aprile 2010

Apocalittici e informati

Massimo Fini è apocalittico:
"Io faccio il tifo per il vulcano islandese Eyjafjallajökull. È bene che ogni tanto la natura, indifferente, imparziale e moralmente amorale, ricordi all’uomo, che nella sua demenziale ubris, sta diventando la bestia più stupida del Creato, non è il padrone del mondo. Il vulcano islandese esplose già, con la stessa violenza, due secoli fa ma nessuno se ne accorse tranne i pochi abitanti di quelle terre lontane, mentre oggi sta mandando in tilt l’intero pianeta. Due secoli fa gli aeroplani non esistevano".
Paul McAuley è informato:
"... l'eruzione del monte Tambora nel 1815 causò l'Anno Senza Estate, rovinando i raccolti in tutto il mondo e provocando centinaia di migliaia di morti (e creando i tramonti spettacolari documentati dai dipinti di Turner).
Può darsi che Eyjafjallajökull abbia creato ogni genere di disagio ai viaggiatori, ma a paragone del supervulcanismo del passato, o di quanto potrebbe accadere se la cupola vulcanica sotto il parco di Yellowstone Park cedesse, è un semplice singhiozzo. Una scomodità, non una catastrofe. Un utile promemoria che il destino che ci potrebbe travolgere non sarà necessariamente il prodotto della nostra hubris".

lunedì 19 aprile 2010

Le vocine sagge dentro di noi

“Impara a cogliere la sensazione che hai dentro di te quando finisci di sapere cosa stai dicendo e inizi a inventare le cose”.
Suggerimento di Phil Agre, studioso delle tecnologie dell’informazione, a chi dà consigli alla gente (“Networking on the network”). Utile anche per altri tipi di discorso.

venerdì 16 aprile 2010

Da meditazione

“La parte difficile dello scrivere non è lo scrivere, è il pensare”.
William Zinsser (“Visions and Revisions”), noto soprattutto come autore di On Writing Well.

giovedì 15 aprile 2010

Crederci non costa niente

“Una caratteristica peculiare delle convinzioni in materia di politica, religione, ecc. è che le ripercussioni private dell'errore sono virtualmente inesistenti, cosicché il costo privato dell'irrazionalità è zero; è perciò in queste aree che le vedute irrazionali sono più evidenti”.
L’economista Bryan Caplan in “Rational Ignorance vs. Rational Irrationality” (Kyklos, 2001), dove sostiene che le irrazionalità più grandi si annidano nelle materie dove credere ciò che amiamo credere non ci costa nulla. Pochi folli sono convinti di potere attraversare i muri, perché provarci è doloroso, mentre una moltitudine di fedeli è convinta che Gesù si incarni nell’ostia, che la confessione annulli i peccati, o che Padre Pio passava attraverso i muri, perché nessuna di queste convinzioni ha implicazioni pratiche degne di nota, e in compenso regalano emozioni buone (sensi di elevazione, di purezza, ecc.).
In politica sorge lo stesso problema, perché la fede nel comunismo o nel liberismo, in Berlusconi o in Di Pietro, costano al massimo qualche litigio in famiglia, dato che nessuno di noi ha il potere di instaurare il suo regime preferito. L’irrazionalità delle opinioni politiche è forse meno stabilita di quella delle opinioni religiose, ma due giganti del Novecento ne parlavano più o meno negli stessi termini.
“Molta gente ha la facoltà del ragionamento, ma nessuno la usa nelle questioni religiose” (Mark Twain - Lettere dalla Terra).
“Il cittadino tipico scende a un livello inferiore di prestazioni mentali appena entra nel ragionamento politico. Argomenta e analizza in un modo che riconoscerebbe prontamente come infantile nella sfera dei suoi interessi reali. Ritorna un primitivo” (Joseph Schumpeter - Capitalismo, Socialismo e Democrazia).
Bryan Caplan è lo stesso Bryan Caplan che nei giorni scorsi si è reso ridicolo sul web proclamando che le donne del 1880 erano più libere delle eroine di Sex and the City. Evidentemente, anche le illusioni sulle donne defunte sono meno costose di quelle sulle donne che ti circondano.

I grandi classici della natura

Foca che fa ginnastica
Foca che fa ginnastica.
Foto di Axel Heimken (AP).

mercoledì 14 aprile 2010

Piangi e fotti chi ti aiuterebbe comunque

“Per la prima volta in decenni, i ricercatori stanno riscontrando una caduta significativa nel numero di donne che ogni anno muore nel mondo a causa del parto o della gravidanza, da circa 526.300 nel 1980 a 342.900 nel 2008”.
Buona notizia in un articolo del NYT di oggi, che riprende uno studio pubblicato su Lancet questo lunedì. Si accompagna alla notizia curiosa, data nello stesso articolo, che alcune organizzazioni imprecisate avrebbero premuto sul direttore di Lancet per ritardare l’uscita dello studio a dopo alcuni incontri imminenti alle Nazioni Unite e alla Casa Bianca, dove queste organizzazioni sperano in maggiori aiuti internazionali per la tutela della salute delle donne. Probabilmente, preferivano che i finanziatori rimanessero nella persuasione che la situazione è disperata e, quindi, occorre aprire di più il portafoglio. A parte che sarebbe stato un imbroglio, il direttore di Lancet dice che i finanziatori saranno contenti di sapere che i loro soldi hanno prodotto risultati, invece di dover concludere che trent'anni di interventi non hanno condotto a niente.

Link assortiti

Siamo giudici o avvocati? Paul Bloom - How do morals change.
Il razzismo nasce dalla paura, il maschilismo no. Oggi Scienza - La paura alla base del razzismo.
Fermare il riscaldamento globale conviene, ma bisogna persuadere i politici. Paul Krugman - Building a Green Economy.
Biossido di azoto in peggioramento giovedì e venerdì, si attende poco ozono nel fine settimana. LaMiaAria.
La cultura che non contribuisce al PIL merita finanziamenti pubblici? Certo che sì. Martha Nussbaum - A Passion for Truth.

martedì 13 aprile 2010

Malattie incurabili

“Una persona con tendenze pedofile può farci tanto poco quanto qualcuno che desidera le donne adulte”.
Volkmar Sigusch, sessuologo tedesco (fonte: Der Freitag, via Signandsight.com).

lunedì 12 aprile 2010

Sono sempre i migliori che se ne vanno

Albert Hirschman
“Ci sono molti casi dove la competizione non argina il monopolio, come ci si aspetta che faccia, ma lo sostiene e lo aiuta, liberandolo dai suoi clienti più irritanti”.
Osservazione di Albert Hirschman in Uscita, voce e lealtà (via Rajiv Sethi) sul fenomeno curioso per cui i monopoli (o gli oligopoli) peggiorano il servizio dopo che un concorrente entra in scena. Esempi:
  • la caduta della qualità della programmazione di RAI e Mediaset dopo l’ingresso di Sky;
  • il declino del servizio delle Ferrovie dello Stato man mano che si estendeva la rete autostradale italiana;
  • la frana della nostra stampa quotidiana, sempre più piena di gossip e fuffa, dopo l’apparizione di internet.
Hirschman spiega che i membri o i clienti insoddisfatti di un’organizzazione protestano (voce) o l'abbandonano (uscita). I dirigenti possono evitarlo solo se impongono la lealtà, cioè se convincono gli insoddisfatti che protestare o andarsene sono forme di tradimento. Allora l'organizzazione mancherà di meccanismi correttivi: i membri o i clienti, prigionieri del valore della lealtà, assisteranno omertosi al deterioramento dell’organizzazione, anche quando, poniamo, si mette a coprire i delitti dei pedofili. I dirigenti si emenderanno solo quando i fatti diventano così gravi da accendere la voce di oppositori esterni, quali i mass media.
Dove non c’è lealtà, le proteste più accese ed utili vengono dai membri o dai clienti più attenti alla qualità. Tuttavia, costoro saranno i primi a migrare verso un concorrente che offre un servizio migliore, lasciando ai monopolisti il gregge di chi si accontenta di poco. Sky si è presa gli spettatori più moderni, le autostrade hanno attirato i viaggiatori più abbienti, internet raccoglie le menti più affamate. A Rai e Mediaset è rimasta la platea più passiva, alle ferrovie i pendolari privi di alternative, alla stampa i lettori più pigri.
Il modello di Hirschman ha anche potere predittivo. Per esempio, la fuga dei cittadini arrabbiati verso Grillo o Di Pietro lascerà a Bersani e gli altri dirigenti del PD un ventre molle di elettori che non fornirà loro alcun pungolo per rinnovare il partito.
Auguri in ritardo a Albert Hirschman, che ha compiuto 95 anni la scorsa settimana.

venerdì 9 aprile 2010

Scene di vita



Changzhou (Cina). Una tigre tenta di porre fine all'esibizione di due acrobati locali.
Foto Feature China / Barcroft Media.

Applicazioni selettive del principio di precauzione

"...le pillole blu hanno un tasso di mortalità di 1 su 20.000, superiore non solo alle pillole abortive ma anche ai farmaci per le disfunzioni erettili che necessitano di iniezione locale".
Anna Meldolesi (RU 486, perché il ricovero?). Le pillole blu sono quelle del Viagra, per l'assunzione del quale il nostro ministro della Salute non ha ancora chiesto l'ospedalizzazione obbligatoria.

Aggiornamento (10 aprile): forse si è scoperta la ragione della richiesta di ospedalizzazione obbligatoria. Il problema non è che la RU 486 rende troppo facile l'aborto per le donne, ma che lo rende troppo facile per i medici. "La pillola RU, rendendo assai più semplice e meno invasiva l’interruzione della gravidanza, e riducendo di dieci volte la necessità di impegno diretto dei medici, è come se riducesse di 10 volte l’impatto di potere degli obiettori sulla struttura ospedaliera". Lo scrive Piero Sansonetti sul settimanale Gli altri, via Bioetica.

giovedì 8 aprile 2010

I debiti dei padri ricadranno sui figli, insieme a tutti i mezzi necessari per pagarli

Scott Adams
“Penso che alle future generazioni potrebbe piacere di avere tutte le cose in cui stiamo investendo, come le infrastrutture, la sanità, le scuole, un ambiente pulito, le fonti di energia e la libertà”.
Risposta di Scott Adams (l’autore di Dilbert) all’argomento dei conservatori che il debito pubblico è un peso ingiusto sulle spalle dei nostri figli. I conservatori si dimenticano di menzionare che i nostri figli riceveranno, oltre al debito, una società funzionante che non avranno fatto nulla per costruire. Il punto non è quanto debito lasceremo loro ma:
  • se il governo investe in beni genuini come quelli che elenca Adams, oppure in guerre e foraggiamento delle clientele (che lasciano ai nostri figli un’eredità di nemici e approfittatori);
  • se i nostri figli saranno in grado di sostenerlo; a tal fine, è sufficiente che facciano crescere l’economia a ritmi almeno pari al tasso di interesse reale; gli unici ostacoli che potrebbero impedire loro di riuscirci sono il riscaldamento climatico o l’esaurimento dei combustibili fossili; perciò, non avranno ragione di lamentarsi se oggi spendiamo soldi pubblici per la ricerca di nuove fonti di energia, un investimento che i conservatori fanno di tutto per rimandare.

I grandi classici della natura

Serpente che lo costringerà a parlare
Serpente che lo costringerà a parlare.
Foto di Rob Griffith (AP).

mercoledì 7 aprile 2010

martedì 6 aprile 2010

E meglio ancora se fosse manesca

Hans Küng
“A differenza dei preti nelle chiese ortodosse, il clero cattolico rimane completamente separato dai laici, innanzi tutto per mezzo dell’astensione dal matrimonio”.
Il teologo dissidente Hans Küng, a proposito del fatto che il celibato non solo preserva i sacerdoti dal sesso ma li salva da una relazione, il matrimonio, che li metterebbe in una posizione paritaria con una persona (la moglie) estranea al clero (Why Celibacy Should Be Abolished, NYR Blog). Perciò, dice Küng, i preti cattolici possono “costituire una classe sociale dominante a parte, fondamentalmente superiore ai comuni cristiani”.
Una moglie sarebbe utile ai preti anche per abituarsi a essere criticati, così magari non si sentirebbero sottoposti a un olocausto solo perché hanno un po' di cattiva stampa.

Link assortiti

I potenti mentono meglio. Dana Carney - Powerful Lies.
Terrorismo cristiano. NYT - Militia Charged With Plotting to Murder Officers.
Teatro a fumetti. Riccardo Falcinelli - La cantatrice calva secondo Massin.
Internet sarebbe perfetta per contestare i regimi, se non rivelasse a questi ultimi chi sono i contestatori. Daniel Calingaert - Authoritarianism vs. the Internet.
Cacciamo via Calderoli e diamo il ministero per la semplificazione a Chydenius. Giulio Zanella - La ricchezza della nazione.

venerdì 2 aprile 2010

Predicare bene

Gandhi
"Non è saggio essere troppo sicuri della propria saggezza".
Frase di Gandhi che, forse, con prudenza, senza sbilanciarmi troppo, mi sentirei di definire saggia.
Comunque è certo che il Mahatma, che amava dare giudizi netti su tutto, non la mise mai in pratica. Eccolo per esempio su Hitler (nel maggio 1940):
"Non considero Hitler così malvagio come lo dipingono. Sta dimostrando un'abilità stupefacente e sembra conquistare le sue vittorie senza troppo spargimento di sangue".

Venerdì Santo

Run Jesus Run (via Sandrone Dazieri).

giovedì 1 aprile 2010

Tradurre

Octavio Paz
“Quando impariamo a parlare impariamo a tradurre”.
Octavio Paz (via Guernica), a proposito del fatto che quando siamo bambini dobbiamo imparare a tradurre pensieri e sentimenti che già abbiamo in un linguaggio che diventa pian piano familiare.
Vedi anche “Scrivere è imparare a non dire ciò che non intendi dire” (vado a memoria, non mi ricordo né l’autore né dove l’ho letta).

Maurizio Maggiani - Meccanica Celeste

"La notte che ho messo incinta la mia donna Barack Obama è stato eletto quarantaquattresimo presidente degli Stati Uniti d’America".
Incipit di Meccanica Celeste, di Maurizio Maggiani (Feltrinelli, 2010). Avrei messo una virgola dopo "donna".
Poche righe dopo Maggiani sfodera il cliché "sembrava che il mondo intero palpitasse in un’atmosfera di trepidante attesa".