"– Nel castello accanto a casa nostra c'è una ragazza… È molto bella e molto dolce. Mio padre sempre si rallegrava se l'avessi sposata! Quando è morto eravamo quasi fidanzati, ci lasciavano fare lunghe passeggiate, noi due soli […].
– Un giorno, – riprese – eravamo nella foresta. Le lepri, gli scoiattoli fuggivano davanti a noi. C'era ogni sorta di fiori, di giunchiglie, giacinti selvatici, amarilli… La ragazza dava esclamazioni di gioia. Disse: «Sono felice, Werner. Amo, oh, amo questi doni di Dio!» Anch'io ero felice. Ci sdraiammo sul muschio, tra le felci. Non parlavamo. Guardavamo al di sopra di noi oscillare le vette degli alberi, gli uccelli volare di ramo in ramo. La ragazza gettò un piccolo strillo: «Oh! M'ha punto sul mento! Sudicia bestiolina, brutto moscerino!» Poi le vidi fare un gesto rapido con la mano. «Ne ho acchiappato uno, Werner! Oh, guardate, ora lo punisco: gli-strappo-le-zampe-una-dopo-l'altra…» e lo faceva…
– Per fortuna, – egli proseguì, – aveva molti altri pretendenti. Non ebbi rimorsi […]
Guardò pensosamente la parte interna delle sue mani e disse:
– Così pure sono da noi gli uomini politici. Ecco perché non ho mai voluto unirmi a loro, malgrado che i miei compagni mi scrivessero: «Venite con noi». No, preferivo restarmene sempre a casa mia. Questo non giovava al successo della musica, ma tanto peggio: il successo è poca cosa, accanto a una coscienza tranquilla. E davvero io so bene che i miei amici e il nostro Führer hanno le idee più grandi e più nobili. Ma so anche che strapperebbero le zampe ai moscerini, una dopo l'altra. È quel che accade sempre ai tedeschi quando sono molto soli: riaffiora sempre. E chi più «solo» degli uomini di uno stesso Partito, quando siano al potere?" (Vercors, Il silenzio del mare).
Un sito sull'osservazione e la scoperta di ciò che è sempre stato lì.
giovedì 15 ottobre 2009
Non solo ai tedeschi
L'amore verso gli universali (la natura, il paese) si combina senza sforzo con la cattiveria verso gli individui che li compongono.
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Vercors come Louise, un giorno... però lui ce l'ha fatta.
RispondiEliminaNon avrai negoziato diritti pure con lui.
RispondiEliminaqui era passato di moda, e alle editions de minuit c'era Jérome Lindon...
RispondiEliminaIntravedo oscure guerre editoriali, sotto il silenzio del mare, ovviamente.
RispondiEliminaSarebbe da approfondire. Ho l'impressione che Bruller aveva creato la casa editrice per fare la resistenza con i libri mentre da Vercors la faceva con le armi, finita quella è tornato a scrivere e disegnare. Potrei sbagliare
RispondiEliminaSarà così. Comunque "Il silenzio del mare" è una gemma, forse è meglio che abbia continuato a scrivere.
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