mercoledì 31 marzo 2010

O anche l'arte di farti amare la gallina di domani

“La leadership è l’arte di vendere cose immaginarie del futuro in cambio di cose reali di oggi”.
Sentenza di Catbert, il malvagio direttore del personale dell’azienda di Dilbert, nel fumetto di oggi. Mi ha ricordato questa riflessione di Eric Hoffer.
“Non è del tutto assurdo che la gente sia pronta a morire per un bottone, una bandiera, una parola, un’opinione, un mito e così via. La cosa meno ragionevole è semmai dare la propria vita per qualcosa che tangibilmente valga la pena di avere. Perché sicuramente la propria vita è la cosa più reale fra quelle reali, e senza di essa non si possono avere le cose che vale la pena di avere” (The True Believer, § 55).
Il capo perfetto è per l’appunto quello che riesce a fare dare la vita ai suoi sottoposti.
Frase bonus: “Le mucche sono ruminanti, il che significa che producono grandi quantità di metano - molto del quale, contrariamente a quanto alcuni credono, è emesso dalla bocca” (Tim Harford, Should I Become a Vegetarian?).

I grandi classici della natura

Cincillà che non ci possono credere
Cincillà che non ci possono credere.
Foto di Michaela Rehle (Reuters).

martedì 30 marzo 2010

Così va il mondo

Villa San Martino
Villa San Martino
“So che ha scritto indiscriminatamente agli elettori del Lazio, ma tengo a precisare che combatto contro di lei fin dal 1974, denunciando il furto perpetrato ai danni di mia cognata Annamaria Casati Stampa di Soncino, per le modalità dell’acquisto della Villa di Arcore e dei terreni di Milano 2”.
Lamentela della signora Beatrice Rangoni Machiavelli contro Silvio Berlusconi, che le ha spedito una missiva elettorale per invitarla a votare i candidati del Popolo della Libertà. Il “furto” è più esattamente una truffa, che fu progettata dal nostro presidente del consiglio ai danni della giovane Casati Stampa, orfana di entrambi i genitori ed erede di Villa San Martino di Arcore, cui i periti dell’epoca davano un valore di un miliardo e settecento milioni di lire. La Casati Stampa, mentre era in Brasile, fu convinta dal suo avvocato a:
  • vendere la villa a Silvio Berlusconi per soli cinquecento milioni;
  • accettare in pagamento, invece che denaro, un pacchetto di azioni di una società non quotata, cioè pezzi di carta che il nostro presidente del consiglio fece stampare per l’occasione.
Quando la giovane ereditiera tentò di monetizzare il pacchetto non trovò acquirenti. Alla fine accettò che Silvio Berlusconi stesso ricomprasse le azioni per duecentocinquanta milioni.
L’avvocato della Casati Stampa era Cesare Previti.
I fatti sono narrati, per esempio, in Berlusconi. Gli affari del Presidente, di Giovanni Ruggeri (Kaos editore, 1994, pp. 79-90), che ha retto a una causa intentata dal nostro presidente del consiglio (vinta dall’autore).
Nella lettera, scritta pochi giorni fa, la Rangoni Machiavelli dichiara che purtroppo Silvio Berlusconi non ha perso il vizio di corrompere, truffare e prevaricare. “Attendo con ansia e speranza i risultati elettorali”, conclude.

lunedì 29 marzo 2010

Ognuno ma non tutti

G. A. Cohen
“Nell’utile linguaggio degli scolastici medievali, in sensu diviso i lavoratori non sono costretti a vendere il loro lavoro, ma in sensu composito sono costretti a farlo”.
Risposta del filosofo marxista G. A. Cohen al classico argomento conservatore che qualunque operaio, se ha voglia di rimboccarsi le maniche, può fondare un’azienda e diventare padrone di sé (in The Structure of Proletarian Unfreedom, 1982, p. 14, pdf). Cohen ammette che l'argomento è vero ma, dato che i posti di imprenditore saranno sempre pochi, solo gli operai più abili o tenaci riusciranno nell'ascesa. La colpa del capitalismo, dice Cohen, non è di incatenare gli operai ma di mettere all’asta un bene – l’essere signori su se stessi – di cui avrebbe bisogno ogni essere umano.
Se non fosse morto l’anno scorso, è probabile che Cohen avrebbe dato ragione ai conservatori americani che dicono che la riforma sanitaria di Obama è “socialista”, perché in effetti estende le cure mediche anche a chi non ha avuto abbastanza successo nella vita da potersi pagare una polizza con i suoi soldi.

venerdì 26 marzo 2010

Da meditazione

Augusto Monterroso
"Tanto più lontano è il pollo, tanto più incerto è il brodo".
Augusto Monterroso, Il resto è silenzio, Sellerio.

giovedì 25 marzo 2010

Pensieri positivi

"Tutto sembra un fallimento quando è a metà".
Legge formulata da Rosabeth Moss Kanter (professore di management ad Harvard), riguardo al fatto che i progetti entrano nella fase più pericolosa a metà del cammino, quando il nostro entusiasmo si raffredda, la fine è lontana, e ci mettiamo a paragonare i pochi risultati incompleti che abbiamo raggiunto con i sogni iniziali. Chi si fa forza e supera la montagna arriva poi alla terra promessa.

mercoledì 24 marzo 2010

Gli intellettuali solidarizzano solo con chi è già legittimato nel loro ambiente (e, se lo è, solidarizzano con lui qualunque delitto commetta)

Beppe Grillo
“Non c’è stato un intellettuale, un artista, un poeta, uno scienziato, un attore, un cantante che abbia solidarizzato con noi, perché sono anime morte, anime morte!”.
Frase urlata da Beppe Grillo in piazza Duomo, a Milano, stasera, durante la presentazione dei candidati del movimento Cinque Stelle. Mi ha colpito perché è vera e perché mi ha ricordato, per contrasto, un passo dell’articolo di Diego Gambetta e Gloria Origgi che avevo infilato stamattina fra i link assortiti (CT - Why Does Italian Academia Suck?).
“Quando Federico Varese (1996) rivelò che Stefano Zamagni, un rispettato economista italiano, aveva plagiato parola per parola numerose pagine di Robert Nozick, fu criticato da molti colleghi italiani che sollevarono complessivamente nove regole o ragioni che Varese aveva violato puntando il dito contro Zamagni. Nessuna di queste giustifica il plagio in sé. Varese le discute in un articolo non pubblicato (Economia d’Idee II). Vale la pena di elencarle, perché la loro varietà è sorprendente.
1. Niente è originale, tutti plagiano, quindi perché preoccuparsi? (un giornalista).
2. Chi lancia questi attacchi è peggio di chi sta attaccando (un sociologo).
3. Perché attaccare Zamagni? Comunque nessuno lo punirà.
4. Perché metterti ad attaccare Zamagni quando sarai tu a pagarne le conseguenze? (famiglia, amici).
5. E’ un bravo barone, assai migliore di altri, quindi perché prendersela con lui? (un economista).
6. Zamagni fa parte della sinistra e non devi indebolire la sinistra in periodo elettorale (un economista, amici vari).
7. Zamagni dimostra di avere buon gusto intellettuale, perché plagia autori eccellenti, quindi non merita di essere attaccato (un filosofo).
8. Dato che molti sono colpevoli di plagio, chi ne attacca uno in particolare deve essere ispirato da motivi bassi.
9. In aggiunta, un economista suggerì una spiegazione, piuttosto che una giustificazione, dicendo che il vero autore del plagio era probabilmente un allievo di Zamagni che aveva scritto l’articolo al suo posto. Ironicamente, ciò implicava che Zamagni era innocente, ma anche che aveva firmato un articolo non suo, scritto da qualcuno che a sua volta non l’aveva scritto!".
Definizione di legittimazione: la proprietà che porta la gente a volere ignorare i tuoi difetti (e a sottolinearli tutti quando ne manchi).

Link assortiti

La donna è astratta, le donne sono reali. Specchio delle dame - Mani di fata, piedi prensili.
Se siete un terrorista cliccate questo link. Schneier on Security - Bringing Lots of Liquids on a Plane at Schiphol.
Il Vaticano fa propaganda per il nucleare nelle parrocchie; si sospetta finanziamento dell'ENEL. Oggi Scienza - Benedetto sia il nucleare.
Mi sa che devo leggermela. Falso Idillio - Szymborska, Vista con granello di sabbia.
Due cervelli italiani all'estero spiegano perché è difficile tornare in patria. Crooked Timber - Why Does Italian Academia Suck?

martedì 23 marzo 2010

Nelle scuole religiose si abortisce di più

“Fra le donne incinte non sposate, le studentesse che frequentano scuole religiose hanno una probabilità più alta di ricorrere all’aborto che le studentesse delle scuole pubbliche”.
Ipotesi H6b dell’articolo Understanding the Effects of Personal and School Religiosity on the Decision to Abort a Premarital Pregnancy, della sociologa americana Amy Adamczyk (pubblicato sul Journal of Health and Social Behavior, via Contexts Discoveries; pdf). La Adamczyk trae questa ipotesi dal fatto che sia abortire, sia partorire un bambino fuori dal matrimonio violano la morale religiosa, ma l’aborto è più facile da celare. Così, una studentessa che vive in un ambiente con pretese di purezza può interrompere la gravidanza per evitare costose punizioni sociali.
I dati raccolti dalla Adamczyk confermano l’ipotesi sia per le scuole cattoliche, sia per le altre scuole religiose (vedi tavola 2, modello 5).
Lo studio è sulle studentesse americane, ma potrebbe aiutare a spiegare un paradosso nostrano, quello per cui la legge 194 del 1978 è stata seguita da un declino costante delle interruzioni di gravidanza delle donne italiane. Qualche politico proclama che “la legge ha funzionato bene” ma, a parità di altre condizioni, una legge che liberalizza l’aborto dovrebbe aumentare le interruzioni di gravidanza, non ridurle. Può darsi invece che la facoltà di aborto abbia spinto i devoti a sdoganare (culturalmente) i parti fuori dal matrimonio, visti come male minore, o come scelta morale, facilitando la vita alle povere cattoliche che una volta abortivano per paura dei bigotti.

I grandi classici della natura

Gatto che non si fida di Frank Zappa
Gatto che non si fida di Frank Zappa.

lunedì 22 marzo 2010

Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli...

Susan Moller Okin
“Pensate a tutti quegli interminabili ‘generò’ nella Genesi, dove il ruolo dominante delle donne nella riproduzione è completamente ignorato”.
Osservazione della filosofa Susan Moller Okin sul maschilismo endemico delle culture religiose, nel suo Is Multiculturalism Bad for Women? Secondo la Moller Okin, la risposta alla domanda del titolo dell'articolo è “Sì”, perché concedere diritti o libertà speciali alle minoranze culturali significa appoggiare la subordinazione delle donne che, di fatto, molte di queste minoranze perseguono.
In qualche passaggio dell’articolo, la Moller Okin pare suggerire che la subordinazione delle donne è una delle ragioni per cui le culture religiose restano in vita: per esempio, che l’Islam piacerebbe meno ai praticanti uomini se non destinasse le donne al ruolo di serve della famiglia, o che l’infibulazione, che qualche multiculturalista occidentale propone di sbrigare in ospedale, serve a togliere alle donne il piacere sessuale perché rimangano fedeli ai futuri mariti.

Silvio Berlusconi - L'amore vince sempre sull'invidia e sull'odio

Silvio Berlusconi
"Da un male si deve far nascere un bene ancora più grande".
Cliché sgrammaticato con cui Silvio Berlusconi apre la sua introduzione a L'amore vince sempre sull'invidia e sull'odio, una raccolta dei messaggi di incoraggiamento inviatigli dai suoi sostenitori dopo l'attentato della statuetta. Il libro è inframezzato da pagine di propaganda sui "successi" del governo. La sgrammaticatura sta in "ancora più grande", un'anafora che ha bisogno di agganciarsi a una quantità più piccola in un altro punto del testo. Il vecchio pirata avrebbe dovuto scrivere:
"Da un male grande si deve far nascere un bene ancora più grande".
Oppure:
"Da un male si deve far nascere un bene più grande".

venerdì 19 marzo 2010

Ma dove trovi tutta quella energia?

Bertrand Russell
“Tutta l’energia eccezionale è ispirata da un eccezionale grado di vanità”.
Bertrand Russell, Autobiografia, in un passaggio dedicato a Mirabeau, che sembra non riuscisse a stare zitto neanche sul letto di morte.

Lampi

"Io posso ritenere di essere superiore al mio vicino di pianerottolo, il quale può pensare di essere superiore a me. E tutto va bene lo stesso, anche perché - buongiorno buonasera - io non sono molto importante per lui, e lui non è tanto importante per me. Ma una sera io torno a casa col mal di denti, e allora rompo l'omertà e glielo dico 'Penso che lei sia inferiore a me'. Da quel momento io divento importante per lui, e viceversa. Una relazione banale, saltuaria, capace di scorrere per tutta la vita nei canali della normale buona educazione, diventa un rapporto stretto. Diventiamo nemici, e almeno parte del significato delle nostre esistenze si gioca in questo stupido, ma ormai ineliminabile rapporto".
Flavio Baroncelli, Mi manda Platone, Il Melangolo.

mercoledì 17 marzo 2010

Della difficoltà a darsi un copione

John Irving
“La lussuria fa uscire il migliore degli uomini dal suo personaggio”.
Sentenza di Jenny Fields, protagonista di Il mondo secondo Garp di John Irving. Può riferirsi sia al potere del desiderio di distruggere le ipocrisie, sia ai mediocri scivoloni di chi farebbe meglio a tenersi i pantaloni allacciati.

Link assortiti

Il colmo del paternalismo: salvare un disgraziato dal suicidio per conservare il diritto di ammazzarlo. Carla Reschia - Condannato a morte tenta il suicidio.
Chi lotta ridendo ha già vinto. Poi magari un giorno avrà pure una casa. Miss Kappa - Gli strumentalizzati.
Il numero di formaggi in un paese è inversamente correlato alla qualità del governo, proprio come aveva detto Charles de Gaulle. Testing the de Gaulle hypothesis (via Chris Hanretty).
Un numero sproporzionato di santi nasce in Italia. O Dio predilige la nostra penisola o i santi sono inventati dalle culture locali. Economics of Sainthood (a preliminary investigation) - pdf.
Voglio sposarla (e pazienza se è fatta con Photoshop). Slog - Woman of the year.

martedì 16 marzo 2010

Oppure, su quelle che crede di conoscere

“La gente tende a contribuire di più alle discussioni sulle materie che conosce”.
Ovvia legge di natura enunciata da John Cook, matematico applicato, nel suo blog. La conseguenza, un poco meno ovvia, è che le questioni futili, che sono alla portata di tutti, provocheranno sempre le discussioni più lunghe, per esempio nelle riunioni aziendali. L’acquisto di un derivato sarà approvato in due minuti, mentre la scelta delle nuove sedie per gli uffici accenderà una disputa interminabile fra i convenuti, bene informati sulle esigenze delle loro chiappe.

lunedì 15 marzo 2010

La riduzione (impossibile) degli altri a spettatori della nostra anima

Cesare Pavese
“E’ bello scrivere perché riunisce due gioie: parlare da solo e parlare a una folla”.
Cesare Pavese. Citato da Tim Parks ieri sul Sole 24 Ore (Il coraggio dell’ultima scelta, p. 39).

venerdì 12 marzo 2010

Chi rimedia agli errori del prossimo lo condanna a ripeterli

“Queste infermiere ‘ideali’ si arrangiano a usare materiali inadeguati senza lamentarsi, rimediano silenziosamente agli errori altrui senza affrontare chi li commette, creano l’impressione di non sbagliare mai, e trovano le vie di svolgere pacatamente il lavoro senza mettere in discussione le pratiche errate”.
Gli economisti Jeffrey Pfeffer e Bob Sutton, a proposito di come la buona volontà degli esecutori pazienti (che sono sempre adorati dai loro capi) possa impedire a un ospedale, a un’azienda o a un’altra organizzazione di migliorare (Hard Facts, Dangerous Half-Truths And Total Nonsense, Harvard Business Press, via Robin Hanson). Il passaggio si riferisce a uno studio che mostra che i reparti ospedalieri dominati dalle infermiere ‘ideali’ in questione hanno tassi di errore dieci volte più alti degli altri.

Link assortiti

La depressione ci aiuta a ruminare o ruminare ci aiuta a deprimerci? Lindsay Beyerstein - Is Depression an Adaptation?
Giovani illustratori: Brandon Schaefer su Flickr.
Tutto quello che volevate sapere sull'Iraq e mamma TV non vi ha mai detto: The Economist - No promised land at the end of all this.
Abbassare il prezzo di un cibo e raccomandare a Tantalo di non mangiarlo: Good Medicine - Why Does a Salad Cost More than a Big Mac?
Kim Jong-il ispeziona la gioiosa macchina industriale nordcoreana: The Big Picture - On the Spot with Kim Jong-il.

giovedì 11 marzo 2010

La distanza giusta verso il proprio ingegno

Anton Cechov
“… in ogni riga egli vedeva strane pretese, non fondate su nulla, spensierata petulanza e impertinenza, mania di grandezza, e ciò produceva su di lui un’impressione come se stesse leggendo la descrizione dei propri vizi”.
Anton Cechov, Il monaco nero, in un passaggio dove narra la delusione del protagonista Kovrin mentre rilegge un suo scritto a mente fresca.

mercoledì 10 marzo 2010

Le birre devono avere aiutato

“Una nazione che piscia unita resta unita”.
La nazione in questione è il Canada, quanto meno durante la finale di hockey contro gli USA alle recenti Olimpiadi di Vancouver, finita 3 a 2 per i padroni di casa. La frase è di Flowing Data, lo spunto è un grafico dell’azienda delle acque di Edmonton che riporta i consumi dei residenti durante i quattro periodi della finale. Le punte sono gli sciacquoni tirati negli intervalli e dopo la premiazione.

martedì 9 marzo 2010

Comunque, niente che non avesse già detto Marx

“Gli studi storici rivelano che le dottrine razziste si imposero nelle colonie che in seguito formarono gli Stati Uniti dopo, e non prima, dell’instaurazione della schiavitù”.
Osservazione degli economisti Karla Hoff e Joseph Stiglitz nel paper Equilibrium Fictions: A Cognitive Approach to Societal Rigidity, a proposito del fatto che le ideologie hanno una curiosa tendenza a inseguire gli interessi materiali di chi le sostiene. Abitassero qui, i due avrebbero notato che anche la tendenza italiana a negare la regolarizzazione agli immigrati, in nome di principi venerabili di identità nazionale, coincide con una certa convenienza pratica a sfruttarli, minacciarli e pagarli in nero.

Lampi

Camillo Sbarbaro
"Vivendo sulla rete ferroviaria,
che mi troviate a casa tanto dubito
che ho scritto sulla porta torno subito,
uscito un momentino a prender aria."
Camillo Sbarbaro, Improvviso per Vanni Scheiwiller.

lunedì 8 marzo 2010

Enciclopedia delle Donne

“… per il momento, in ordine sparso, ci sono: tre biologhe, due operaie, tante filosofe, due mondine, tre cantanti, due matematiche, due torere, due segretarie e poi regine, balie, artiste, domestiche, letterate, antifasciste, maestre, sindacaliste, teologhe, industriali, pacifiste, filantrope, fotografe, avventuriere, soubrette…”.
Dalla presentazione di Enciclopedia delle Donne, il progetto online fondato da Rossana Di Fazio e Margherita Marcheselli, che oggi parte con un big bang delle prime cento voci. Ecco una descrizione dell’impresa. Il progetto è in espansione: potete segnalare su Specchio delle Dame le donne illustri o ingiustamente oscure che a vostro avviso meritano di entrare nell’enciclopedia, oltre a proporvi come autrici e autori (gratis e con licenza Creative Commons).
“Ma le donne non ci sono già nelle enciclopedie?”, dice il comunicato stampa. Sì, ma vuoi mettere la voce di Laura Balbo su Nadine Gordimer con la scheda dei carabinieri che le dedica Wikipedia?
Pare che oggi il progetto sarà presentato al Quirinale durante le celebrazioni ufficiali per la giornata internazionale della donna. All’inizio, in un momento di ribellione, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si era opposto. Tuttavia, dopo tre giorni di ricatti della signora Clio, ha dichiarato che “non era sostenibile l’esclusione di un’enciclopedia che rappresenta idealmente oltre la metà della cittadinanza”.
Disclaimer: ho un piccolo interesse personale nell’opera.

venerdì 5 marzo 2010

Buchi della serratura in cui nessuno guarda

Bruce Schneier
“Nessuno esamina con cura le riprese delle telecamere di sorveglianza se non dopo che il crimine è stato commesso”.
Bruce Schneier, crittografo e autore di un istruttivo blog sulla sicurezza, a proposito del fatto che le telecamere di sorveglianza sono inefficaci nel prevenire i crimini (CNN, Spy cameras won’t make us safer). Forse servono a scoprire i colpevoli? Poco.
“E quando la polizia esamina le registrazioni, di solito non è in grado di identificare i sospetti. I criminali non si mettono spesso a fissare comodamente l’obiettivo e […] tendono a indossare occhiali da sole e cappelli”.

giovedì 4 marzo 2010

Vanna Marchi doveva fare l’intellettuale

“Nel mercato delle idee, la frode, il plagio, il furto, la pubblicità ingannevole (incluse le false pretese di competenza e l’intera mistica dell’esperto), le ‘congiure del silenzio’, la calunnia e la diffamazione casuali, la violazione dei contratti e l’inganno di tutti i tipi sono più comuni che negli affari”.
W. W. Bartley III, Unfathomed Knowledge, circa il fatto che gran parte degli intellettuali finirebbe in galera se applicassimo le leggi sui libri contabili o l’informazione commerciale alle loro fatiche (via Organization and Markets). Per esempio, se il fornello geotermico fosse un prodotto in vendita, il prof. Mazzarella farebbe compagnia al dott. Scaglia a Rebibbia; se la Giorello Spa installasse sistemi di climatizzazione, sarebbe costretta a pubblicare una pagina di rettifica sui giornali. Parlo di clima solo perché fornisce gli esempi più comodi.

mercoledì 3 marzo 2010

Dinamiche del fuggi fuggi

Bruno Frey
“I membri dell’equipaggio usarono i loro vantaggi informativi e il loro accesso migliore alle risorse (per esempio, le scialuppe) per ottenere una probabilità di sopravvivenza più alta”.
Bruno Frey, David Savage e Benno Torgler, Noblesse Oblige? Determinants of Survival in a Life and Death Situation (pdf), uno studio su quali gruppi subirono le perdite minori nell’affondamento del Titanic (via Improbable Research). A salvarsi di più furono, oltre ai marinai:
  • le donne, secondo gli autori grazie alla cavalleria degli uomini (magari furono più svelte dei compagni nell’accaparrarsi una scialuppa);
  • i bambini, secondo gli autori grazie all’eroismo degli adulti (magari, essendo piccoli, era più facile caricarli sulle scialuppe);
  • i passeggeri di prima classe, secondo gli autori perché ricevettero informazioni migliori su come salvarsi (questo è probabile).

Link assortiti

Le donne sono uomini con meno soldi. O no? The Economist - Womenomics.
Come un pisello nel suo baccello. YouTube - Darth Vader opens Wall Street.
Una critica informata e scrupolosa di un libro che si può fare a meno di leggere. Block & Kitcher - Misunderstanding Darwin. Natural selection’s secular critics get it wrong.
Morire perché no. Obit Magazine.
Se vostra moglie non vi parla da tre giorni, l'ipotesi che sia arrabbiata non è statisticamente significativa. Quindici giorni? Mmmh, ancora non bastano. Crooked Timber - Lindzen and "No statistically significant warming since 1995".

martedì 2 marzo 2010

Intelligenza vs. esecuzione abile

Hans-Georg Gadamer
“Ogni test di intelligenza contiene una specifica aporia metodologica, in quanto, nonostante la raffinata dissimulazione, pone il candidato davanti a compiti, che egli stesso non sceglie e non riconosce come suoi”.
Hans-Georg Gadamer, Dove si nasconde la salute, Cortina, Milano, 1994 (p. 67), a proposito del fatto che ci piace associare all’intelligenza una certa capacità di darsi propri fini.

lunedì 1 marzo 2010

Sul suo portafoglio l'individuo è sovrano

“Perché i prestiti più rischiosi sono venduti ai debitori meno esperti?”
Domanda a sé stesso di Edward Gramlich, consigliere della Federal Reserve, a proposito delle politiche commerciali delle banche americane. La risposta che si dà: “Perché probabilmente i debitori meno esperti si lasciano ingannare”. Fonte: Paul Krugman, “Financial Reform Endgame”, in un passaggio sul progetto del governo Obama di creare la Consumer Financial Protection Agency (CFPA), un organismo indipendente per la difesa dei risparmiatori.
Una spiegazione alternativa è che i debitori meno esperti siano anche meno intelligenti, perché alcuni studi dicono che gli allocchi giudicano male i rischi.
I conservatori americani accusano il progetto CFPA di essere paternalista. Per essere precisi, si tratta di un paternalismo “morbido” (che mira ad aiutare gli sprovveduti, senza togliere loro la libertà di rovinarsi) e “impuro” (che lega le mani agli approfittatori che spolpano gli sprovveduti in questione, invece che a questi ultimi). E' raro che questi conservatori sollevino obiezioni contro il paternalismo duro e puro, come le leggi che vogliono regolare cosa facciamo del nostro corpo.