“… per il momento, in ordine sparso, ci sono: tre biologhe, due operaie, tante filosofe, due mondine, tre cantanti, due matematiche, due torere, due segretarie e poi regine, balie, artiste, domestiche, letterate, antifasciste, maestre, sindacaliste, teologhe, industriali, pacifiste, filantrope, fotografe, avventuriere, soubrette…”.Dalla presentazione di Enciclopedia delle Donne, il progetto online fondato da Rossana Di Fazio e Margherita Marcheselli, che oggi parte con un big bang delle prime cento voci. Ecco una descrizione dell’impresa. Il progetto è in espansione: potete segnalare su Specchio delle Dame le donne illustri o ingiustamente oscure che a vostro avviso meritano di entrare nell’enciclopedia, oltre a proporvi come autrici e autori (gratis e con licenza Creative Commons).
“Ma le donne non ci sono già nelle enciclopedie?”, dice il comunicato stampa. Sì, ma vuoi mettere la voce di Laura Balbo su Nadine Gordimer con la scheda dei carabinieri che le dedica Wikipedia?
Pare che oggi il progetto sarà presentato al Quirinale durante le celebrazioni ufficiali per la giornata internazionale della donna. All’inizio, in un momento di ribellione, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si era opposto. Tuttavia, dopo tre giorni di ricatti della signora Clio, ha dichiarato che “non era sostenibile l’esclusione di un’enciclopedia che rappresenta idealmente oltre la metà della cittadinanza”.
Disclaimer: ho un piccolo interesse personale nell’opera.
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