venerdì 16 aprile 2010

Da meditazione

“La parte difficile dello scrivere non è lo scrivere, è il pensare”.
William Zinsser (“Visions and Revisions”), noto soprattutto come autore di On Writing Well.

2 commenti:

  1. Possiamo verificare qui ed ora.
    Non mi pare che sia così: a pensare sono capaci molti, moltissimi, quasi tutti.
    Bisogna vedere cosa e come pensano, questo sì.
    Chi sa non parla. Chi parla non sa.
    Ecco, ho scritto: di questo, la parte difficile sarebbe stato il pensare? La citazione dal Tao the king ce l'ho come pensiero di altri. Gli altri dovrebbero essere miei. Forse no, penso che siano miei. Sono comunque apprendimenti. Se assimilati posso dire che sono miei. Accidenti. Mi viene in mente il famoso millepiedi, che cammina e cammina finché un giorno incontra un altro saggio millepiedi che gli dice: il difficile non è camminare, è il pensarlo: tu sai in che successione poggi i piedi in terra?
    Allora il millepiedi si mette a pensare a come poggia i piedi in terra quando cammina. Uno, due, tre, quattro... no, non è così: uno, tre, due, quattro... no, nemmeno così: due, uno, quattro, tre... no... ed ecco che da quel giorno tutti possono andare a vedere e meditare su quel povero millepiedi che da tanto tempo sta sempre fermo lì dove ha cominciato a pensare a come cammina invece di camminare senza pensarci.

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  2. Ecco, forse Zinsser proprio questo voleva dire, che camminare senza pensare si può, ma scrivere senza pensare no.

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