giovedì 8 aprile 2010

I debiti dei padri ricadranno sui figli, insieme a tutti i mezzi necessari per pagarli

Scott Adams
“Penso che alle future generazioni potrebbe piacere di avere tutte le cose in cui stiamo investendo, come le infrastrutture, la sanità, le scuole, un ambiente pulito, le fonti di energia e la libertà”.
Risposta di Scott Adams (l’autore di Dilbert) all’argomento dei conservatori che il debito pubblico è un peso ingiusto sulle spalle dei nostri figli. I conservatori si dimenticano di menzionare che i nostri figli riceveranno, oltre al debito, una società funzionante che non avranno fatto nulla per costruire. Il punto non è quanto debito lasceremo loro ma:
  • se il governo investe in beni genuini come quelli che elenca Adams, oppure in guerre e foraggiamento delle clientele (che lasciano ai nostri figli un’eredità di nemici e approfittatori);
  • se i nostri figli saranno in grado di sostenerlo; a tal fine, è sufficiente che facciano crescere l’economia a ritmi almeno pari al tasso di interesse reale; gli unici ostacoli che potrebbero impedire loro di riuscirci sono il riscaldamento climatico o l’esaurimento dei combustibili fossili; perciò, non avranno ragione di lamentarsi se oggi spendiamo soldi pubblici per la ricerca di nuove fonti di energia, un investimento che i conservatori fanno di tutto per rimandare.

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