mercoledì 14 aprile 2010

Piangi e fotti chi ti aiuterebbe comunque

“Per la prima volta in decenni, i ricercatori stanno riscontrando una caduta significativa nel numero di donne che ogni anno muore nel mondo a causa del parto o della gravidanza, da circa 526.300 nel 1980 a 342.900 nel 2008”.
Buona notizia in un articolo del NYT di oggi, che riprende uno studio pubblicato su Lancet questo lunedì. Si accompagna alla notizia curiosa, data nello stesso articolo, che alcune organizzazioni imprecisate avrebbero premuto sul direttore di Lancet per ritardare l’uscita dello studio a dopo alcuni incontri imminenti alle Nazioni Unite e alla Casa Bianca, dove queste organizzazioni sperano in maggiori aiuti internazionali per la tutela della salute delle donne. Probabilmente, preferivano che i finanziatori rimanessero nella persuasione che la situazione è disperata e, quindi, occorre aprire di più il portafoglio. A parte che sarebbe stato un imbroglio, il direttore di Lancet dice che i finanziatori saranno contenti di sapere che i loro soldi hanno prodotto risultati, invece di dover concludere che trent'anni di interventi non hanno condotto a niente.

4 commenti:

  1. Buona notizia. Dai dati UNFPA, e altri surveys fatti dalle Ong, non sembravano esserci progressi. Faccio girare.
    Proprio come dici tu, vedere che dopo tanti sforzi la mortalità era stabile sul mezzo milione all'anno ci deprimeva un po'

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  2. Dovrebbe essere lo studio più robusto finora, speriamo che per una volta non si entri nel tunnel del dato e del controdato.

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  3. Come per le vittime della guerra in Iraq?
    Penso di no, il tema è "marginale" e non vedo chi potrebbe finanziare un contro-studio...

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  4. Sì, intendevo che spero che, trattandosi di stime e non di misurazioni, lo studio sia fatto bene come sembra. In questi casi sento sempre l'under toad della magagna statistica.

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