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| Bruno Frey |
“I membri dell’equipaggio usarono i loro vantaggi informativi e il loro accesso migliore alle risorse (per esempio, le scialuppe) per ottenere una probabilità di sopravvivenza più alta”.Bruno Frey, David Savage e Benno Torgler, Noblesse Oblige? Determinants of Survival in a Life and Death Situation (pdf), uno studio su quali gruppi subirono le perdite minori nell’affondamento del Titanic (via Improbable Research). A salvarsi di più furono, oltre ai marinai:
- le donne, secondo gli autori grazie alla cavalleria degli uomini (magari furono più svelte dei compagni nell’accaparrarsi una scialuppa);
- i bambini, secondo gli autori grazie all’eroismo degli adulti (magari, essendo piccoli, era più facile caricarli sulle scialuppe);
- i passeggeri di prima classe, secondo gli autori perché ricevettero informazioni migliori su come salvarsi (questo è probabile).
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RispondiEliminaCiao.
Ti sbagli. Il tuo commento per esempio l'avrei bocciato volentieri, per "tono imperativo in casa d'altri". Siccome non ho incluso questa clausola tra le avvertenze sono stato costretto a pubblicarti.
RispondiElimina:)
RispondiEliminaBellissima la coppia Katz & Kahn citata nello studio. Chissà se nella ricerca sociologica esiste un filone "à la Katz & Kahn".
RispondiEliminaPopinga, vedi con chi ho a che fare, pensa se non avessi le avvertenze.
RispondiEliminauna ricerca che esce sia sui PNAS che su Improbable Research? Dev'essere una prima mondiale.
RispondiEliminaO si stanno annacquando i PNAS o si sta annacquando IR.
RispondiEliminaComunque Bruno Frey è abbastanza a posto e lo studio è serio (non à la Katz & Kahn), anche se non credo a una sola parola di ciò che dice.